Università di Teramo Contamination Lab
Giulia Sabbatinelli ricercatrice di Neuroscienze della “D’Annunzio” è la vincintrice della prima edizione del Contamination LAB organizzato dall’ Università di Teramo.
Iniziativa promossa dal Prof. Christian Corsi, coordinatore scientifico del C-LAB e docente di Economia all’università di Teramo e che ha visto come protagonisti 40 studenti e ricercatori nei settori agritech, foodtech e biotech dei tre atenei abruzzesi.
Il Contamination Lab nasce per mettere insieme il talento degli studenti universitari e l’esperienza e competenza degli imprenditori del territorio, favorendo la divulgazione della cultura di impresa e nascita di nuove start up.
Partner dell’evento che si è tenuto a Teramo il 21 giugno, l’ Incubatore Certificato The Hive, rappresentato nella giura di imprenditori, giornalisti e manager, dal Antonello Garra, advisor dell’ incubatore nel settore agrifood.
Prima classifica è l’ idea di start up “Wonder prenatal test” della ricercatrice Giulia Sabbatinelli. Un test prenatale in grado di diagnosticare eventuali malattie del feto solo tramite un prelievo di sangue, analizzando le cellule fetali presenti nel circolo materno. Il test è rapido, affidabile, a basso costo e privo di rischi per il feto e per la madre, a differenza di altre tecniche diagnostiche.
Secondo classificato è “Pumbaa”, start up rappresentanta da Pierluigi Nucci, laureato in Bioscienze e Tecnologie alimentari dell’università di Teramo, impegnata nella ricerca di forme di alimentazioni alternative e soprattuto sostenibili, producendo alimenti a base di insetti.
Terzo classificato è stato il “Lampfish”, un progetto biotech illustrato da Carmine Merola, ricercatore di Biotecnologie cellulari e molecolari all’università di Teramo.
In
sostanza il “Lamp fish” è un kit rapido per monitorare lo stato di
salute degli zebrafish, piccolissimi pesci che vengono usati in molti
laboratori analisi.
Giorgio Di Rocco, Presidente della Fondazione Costruire Insieme Onlus e promotore di The Hive Pescara e Athos Capriotti, Project Manager del C-Lab Unite, hanno premiato l’ idea di Giulia Sabbatinelli incubando l’inziativa nell’ecosistema di The Hive.
A chiusura dell’ evento è lo stesso Prof. Corsi a rinnovare l’invito alla partecipazione alle prossime edizioni, la seconda subito dopo l’estate e la successiva a febbraio-marzo.